La prima trasformazione dell’Io
- paginecaduteinfo
- 29 gen 2021
- Tempo di lettura: 3 min

L’inverno della crescita interiore
L’essere umano appartiene al movimento ciclico delle stagioni, nascendo e trasformandosi in esse lungo tutto il percorso del vivere.
L’origine del battito vitale scocca dalla Scintilla Divina di un piccolo seme che viene custodito per il tempo dei nove mesi necessari alla sua crescita nel grembo materno, nascendo come Essere alla luce solare dell’esistenza terrestre. Da questo momento l’Uomo è influenzato lungo tutto il percorso della vita dalle stagioni, nella sua evoluzione materiale e spirituale.
Con la fine dell’autunno si trova l’inizio, dove il seme depositato nella zolla di terra sarà custodito e avvolto dal gelo dell’inverno.
In questa visione è possibile osservare il principio del viaggio umano nell’Interiore, particolare momento in cui ha inizio l’istintiva ricerca introspettiva:
Chi sono io?
“…La Prima Trasformazione inizia in Inverno,
il tempo del Gelo e del Buio, il tempo in cui la notte si fa più lunga e insieme più corta, il tempo in cui tutto rallenta e la vita fa il conto con se stessa. L’inverno è il tempo del passaggio dal Buio alla Luce, la Rinascita, e dalla Luce al Buio, la Morte.
Tutto è nella Creazione, in attesa della trasformazione che porterà alla Primavera, la quale nel suo tempo accoglierà la vita nel suo abbraccio d’Amore, nei suoi mille colori e profumi con lo spuntare del germoglio, con l’espressione
della Nuova Vita...”
Tratto dal Libro “Luce del Firmamento”.

Alla ricerca del “Me” più profondo
Oggigiorno la vita è frenetica e tante sono le situazioni e le condizioni del quotidiano che distraggono e che portano a viverla quasi completamente al di fuori di se stessi. Questo può trasmettere una sensazione di freddo gelido, che avvolge e a volte penetra anche il più caldo dei cuori. Ed ecco come l’inverno può prendere le sembianze della solitudine, dell’indifferenza avvertita dal simile e verso il simile, del torpore che rende difficile i passi del vivere. Nessuno è esente nel proprio privato, in maniera e proporzioni diverse, dal trovarsi in condizioni di difficoltà, come ad esempio il distacco da una persona cara, la morte, una malattia e altro.
Se non vi è quel qualcosa che dà uno stimolo per modificare lo stato che opprime,
la ricerca e la costruzione del “Me” non può avere inizio.
Quel qualcosa è presente da sempre dentro di noi, ma necessita di essere scosso. Le persone che ci circondano possono fare questo, dando esempi più o meno positivi, comportamenti nei quali rispecchiarsi reciprocamente e avviare una riflessione intima che va dalla mente al cuore.
Il cuore necessita di una presenza costante, di un’Amicizia senza tempo, una forza senza eguali. Ci sono parole e vibrazioni che non possono essere trovate nel concreto della materia, esse viaggiano un poco più in alto, laddove ogni essere umano può arrivare attraverso la fede e il credo.
La fede e il credo in che cosa?
Nella libertà di poter vibrare in qualsiasi cosa circonda il vivere, sia la parte del Creato, sia la presenza della parola Amore che si trova nella volontà di cercare Gesù per conoscerlo nel desiderio di donargli un po’ del nostro tempo.
Impariamo ad affidarci in quei momenti dove la speranza si fa fievole e lontana, ecco che Lui è e sarà sempre il tepore nell’inverno che fa germogliare il seme.

Le 8 Stagioni della Vita
(poesia)
Seconda parte dell’inverno…
.....“La Scintilla dello Spirito brilla di Luce dall’alto della sua Essenza,
al ché, si fa Anima come Creata e Divina Sostanza.
In quanto Anime, sentite del Mondo Umano il richiamo,
allora le vostre Scintille vi dicono … siete pronte? E’ ora che andiamo!
Nell’amore terrestre di Uomo e Donna si prepara il vostro arrivo
e una nuova vita sulla Terra ha inizio com’ora descrivo.
Com’Esseri umani nascete e venite alla Luce dal Buio dell’utero materno,
entrate a far parte del mondo Solare, sotto la Legge del Padre Eterno”......
Pochi versi della bellissima poesia "Le 8 Stagioni della Vita";
tratta dal Libro “Luce del Firmamento”.
Immagino che l’argomento abbia suscitato in te domande e curiosità!
Insieme possiamo parlarne.... scrivimi!
❤️
Ciao Fabrizio, grazie per la tua riflessione! Ogni individuo ha il proprio tempo per uscire dalla sua condizione di staticità. Fattore determinante è sicuramente la volontà che viene messa nell’affrontare le situazioni della vita, così come ci vuole una bella dose di volontà nel ragionare e valutare gli accadimenti, rendendoli un insegnamento da tenere a mente perché sia un costrutto per la propria crescita interiore. Un abbraccio di Luce ❤️🌹❤️✍🏻📖
La vita ci riserva ogni tanto "scossoni" più o meno intensi che a seguito dei quali ad alcuni viene da affidare un seme al terreno. Come dici tu, con il calore dell'amore e della fede a primavera germina.....potrebbe diventare una bellissima pianta...ma quasi sempre ci si scorda di lui e le erbacce non lo fanno crescere. Così facendo l'umanità è quasi sempre allo stesso punto di partenza.
Come si può uscire da questo gup? È solo questione di volontà o serve qualcos'altro?
Ciao Letizia, la tua domanda è molto comune in questo momento a tante persone, purtroppo questo distacco fa emergere una solitudine troppo spesso difficile da gestire e colmare. È molto bello che tu riesca a donare anche solo un minuto del tuo tempo al Grande Maestro Gesù, può sembrare non efficace ma il tuo animo ne beneficia tantissimo. Per colmare la vicinanza materiale, possiamo sfruttare la grande opportunità tecnologica che ci offre il telefono, con una telefonata in più ad un amico, un familiare, per non lasciare mai troppo spazio a quella solitudine che ci avvolge. A questo pensiero d’amore però la mente dovrebbe cercare di “occupare” la solitudine con un qualcosa di concreto, come una passeggiata, ascoltare musica, leggere…
Ciao Lidia il tuo post parla di inverno del cuore e in questo periodo di covid la solitudine si sente molto perché mancano le relazioni con i figli con i nipoti con le amiche di sempre. Rivolgo ogni giorno il mio pensiero a Gesù ma non trovo sufficiente serenità. Cosa posso fare?