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Vita dopo la vita!



Cari Amici ed Amiche,

l’Essere umano da sempre si pone domande sulla morte:


Perché dobbiamo morire?

Cosa ci succede dopo la vita?


La morte ha sempre rappresentato un mistero, un enigma sin dall’inizio della comparsa dell’uomo sulla Terra. Molte civiltà antiche hanno compreso il suo carattere sacro e mistico, concependo la morte come un ponte tra il mondo visibile e quello invisibile, dando così di conseguenza un senso più elevato alla vita stessa. Il tempo è trascorso, per migliaia di anni e centinai di popoli la morte non è mai stato un "problema", passatemi il termine e allora vi chiedo:


Perché nella nostra cultura moderna e occidentale il pensiero della morte non si è evoluto come altrove nel mondo?

Perché tendiamo a relegare nell’oblio quello che non si riesce a comprendere o ad affrontare?


Di fronte a queste e altre grandi domande, non avendo risposte esaustive, capita di sentirsi preda di angoscia, smarrimento e soprattutto paura. Se si è giovani e in buona salute, si immagina e si spera in un futuro migliore rispetto al passato o al presente, se si è grandi e un poco anziani ad ogni spino il pensiero corre quasi sempre lì... quando ci troviamo di fronte a un evento inaspettato, che può essere un incidente o anche solo l’ipotesi di una malattia grave, ecco dissolversi l’ottimismo e il futuro. Quell'ombra prende il sopravvento della nostra mente e non fa più ragionare, si rimane così a mani vuote e spesso con scarse risorse per affrontare il problema.

Ma è in quel momento che tutto dentro noi prende forma reale e tangibile. Tutta la vita ci corre davanti agli occhi e si comprende di aver vissuto molto del nostro tempo terrestre con superficialità, ponendosi poche domande e dando quasi tutto per scontato e dovuto. Per alcuni questo è il momento in cui incomincia la ricerca interiore e un cammino spirituale, un sentire profondo che la vita non si limita al tangibile e la fede in quello che non si può toccare con mano comincia a far vibrare le corde del nostro cuore e della nostra Anima.


La spiritualità, o meglio, la scuola spirituale come la intendo io e come mi viene trasmessa dalla mia Guida Celeste, aiuta a riempire il vuoto che si può provare quando ci si trova ad affrontare nella vita queste prove e a porsi certe domande.


Un percorso interiore alla ricerca del sé più profondo permette di affrontare il significato e il valore della vita e della morte con una certa serenità.



“L’Anima quando intraprende il suo viaggio cade in un abbraccio d’Amore, là dove l’Amore di Dio, attraverso il Suo Pensiero, ha creato tutto il fantastico e perfetto mondo in cui vivete. Dopo la caduta dello Spirito, l’Anima indossa gli abiti della vita, iniziando ad appesantirsi sempre di più, infangandosi e insabbiandosi nelle profondità del karma con la sua Legge di causa ed effetto”

Tratto dal Libro “Luce del Firmamento” della Collana Pagine Cadute


La mia Guida Celeste mi ha spiegato le regole della vita e della morte. Prima tra tutte è che la vita proviene dalla Dimensione Celeste prima ancora di donarsi attraverso un corpo umano. Quest'ultimo è una struttura perfetta per camminare sul pianeta, ma è l’Anima incarnata a donare il soffio vitale, animando e dando un senso alla vita stessa. L’Anima si incarna nel piano di materia innumerevoli volte, per potersi arricchire di esperienze da donare poi a sua volta allo Spirito quali bagagli esperienziali ed evolutivi. Questo avviene successivamente alla morte fisica, quando l’Anima ritorna nella propria Dimensione di Origine. In questo processo intervengono il Karma e la Reincarnazione: ad ogni azione corrisponde una reazione regolata dalla Legge di Causa ed Effetto, che regola l’equilibrio dell’Universo insieme alla Legge d’Amore. Le numerose vite che l’Anima sperimenta le permettono di liberarsi dalle zavorre della materialità: ecco quindi la necessità di sperimentare vite, sempre come Esseri umani ovunque sul pianeta e in qualsiasi condizione di vita.

Noi siamo i creatori consapevoli di ogni momento della nostra vita e di quelle future, liberi e contemporaneamente responsabili di ogni gesto, parola e pensiero. Ogni vita che viviamo è unica ed irripetibile, per cui ogni vita va vissuta nel rispetto e nella gratitudine perché è un dono di Dio Creatore. Attraverso il filo argenteo dell’Anima, noi siamo sempre collegati ad Essa e con il mondo dello Spirito. Quando quel filo si spezza ecco giungere il momento mai atteso e di cui temiamo anche solo il nome: la morte. Conoscere e comprendere "sorella morte", come dolcemente la chiamava San Francesco, è uno dei nostri tanti compiti terrestri e serve a rendere meno pesante la sua presenza accanto a noi.


“Differente è la visione per voi, poiché il livello che vi appare dopo la morte fisica si presenta diverso da quello che si conosce fino al momento del trapasso, ma il legame di questi due livelli è reale per l’Anima nel suo esistere, movimento perenne come ponte tra Cielo e Terra.
[...] Quando voi Anime incarnate lasciate il vostro corpo fatto di materia siete avvolte da energie le quali si assicureranno scrupolosamente che facciate tranquillamente ritorno nel vostro luogo d’origine dopo le fatiche da voi sostenute durante la vita sulla Terra

Tratto dal Libro “Arca della Vita” della Collana Pagine Cadute



La cosa difficile da comprendere della morte fisica è che in realtà non è la fine, bensì l'inizio di un grandioso viaggio per tornare alla nostra Dimora Celeste e che la Terra è il luogo in cui, in un batter di ciglio rispetto all'eternità, facciamo la nostra esperienza evolutiva!


Se poteste per un attimo essere spettatori di voi stessi e poteste vedervi come ansimate bramando alla vita materiale, quando siete nella Dimensione Celeste e come ansimate bramando alla vita ultraterrena quando vivete nella cecità della vostra materia, rallentereste un attimo la vostra frenetica corsa nella ricerca di ciò che mai riuscirete ad ottenere. Questo accade perché voi cercate solamente ciò che non vi appartiene, cioè le cose materiali. Sia che facciate questo desiderio-pensiero dal cielo verso la terra, sia che lo facciate dalla terra verso il cielo, comunque non siete mai appagati. Quando a volte la vita vi fa soffrire provate a pensare che dalla dimensione dove eravate, tanto avete desiderato scendere sulla Terra per poter provare tutte quelle sensazioni che donano le esperienze. Esperienze che ora tanto fortemente desiderate allontanare da voi.”

Tratto dal Libro “Arca della Vita” della Collana Pagine Cadute


L’immenso Amore Divino di cui sono testimone, grazie agli scritti di Luce del Firmamento raccolti in Pagine Cadute, è un fiume di parole d'amore giunte per aiutarci a sollevare lo sguardo verso il cielo.

Parole che io desidero da sempre, sin da bambina, condividere con tutti voi.


Attraverso il risveglio di coscienza che porta a conoscere sé stessi, il ricordo delle vite precedenti verrà obliato e potremo ricominciare una nuova vita, dove saremo sempre più in grado di camminare nella Via dello Spirito. Prenderemo sempre più confidenza e avremo sempre meno paura di quel passaggio ultraterreno che, è vero chiude una porta ma in realtà spalanca un portone su mondi e dimensioni inimmaginabili per noi esseri umani ma reali per le nostre anime.


Care Amiche ed Amici, avrei tanto altro da raccontarvi su questo stupendo argomento che parla di ognuno di noi, della nostra storia senza fine e dell’immenso Amore di Dio nei riguardi di TUTTI gli Esseri umani ma ora lascio alla vostra curiosità approfondire ancora.

Nei miei libri troverete numerosi argomenti sul tema della morte ed io rimango disponibile a rispondere con gioia a tutte le vostre domande.

Un abbraccio di Luce! Lidia

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