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La Ricerca Spirituale



Il contatto con il Divino


Bentrovati cari amici ed amiche, nell’ultimo blog abbiamo accennato della spiritualità quale scienza universale, attraverso la quale ognuno vive il proprio percorso evolutivo tracciato dall’Anima prima di scendere su questo piano condensato di materia.

In questo tempo, per lui più nel mondo così detto occidentalizzato, non è semplice per le persone intraprendere un percorso di ricerca e crescita spirituale.

La vita ha avuto da sempre le sue difficoltà, ma oggi ne viviamo tantissime e legate in primis al mondo dei sentimenti che rappresenta le coordinate della vita quale motore delle pulsioni più istintive. Quindi, da un alto rappresentano un fattore di crescita perché sono una spinta propulsiva alla dinamicità del vivere, d’altra parte ci fanno soffrire fino al punto di toccare “il fondo di noi stessi”, in maniera così profonda e dolorosa che tutto diviene difficile, anche ciò che prima non lo era e intravedere la cima in questa condizione non è semplice. È proprio in questo momento che entra in funzione la necessità di dare un senso alla nostra esistenza con una ricerca più profonda e radicale del perché e del per come certe cose accadono, cosa le provoca, dove ci devono condurre, cosa ci devono far capire…. ecc. Questo è il momento di guardare in faccia alla realtà da un’altra prospettiva, quella Spirituale, quella che un poco alla volta ci condurrà verso il Divino racchiuso in noi stessi e in tutto quello che permea il Creato e l’infinito Universo.


Nella vita di tutti i giorni a cosa serve la Spiritualità?


E’ normale porsi questa domanda, perché se ci spostiamo indietro nel tempo di cento anni ed oltre ad esempio, la vita non aveva bisogno di porsi questo quesito.

Dalla persona più semplice a quella più elevata di rango, si nasceva in simbiosi con la Divinità, che si esprimeva attraverso comportamenti di devozione, di preghiera, di ringraziamento, in una parola: di Fede.

Oggi non è totalmente sparito questo contatto umano con il Divino, molti popoli, in larga parte in Oriente, ne sono un esempio. Abbiamo l’opportunità di essere interconnessi con loro e conoscerne le culture, le filosofie, le tecniche meditative e di guarigione; tutto questo ci dovrebbe stimolare all’apertura del cuore verso il Divino.

Quello che invece freneticamente noi ricerchiamo è l’IO, la nostra elevazione, il raggiungere livelli di crescita superiore cercando di superare il gelido inverno della crescita interiore… ma questo non ci porta più vicino al Divino, perché l’IO ha preso in noi il sopravvento, diventando la Divinità di noi stessi.

Purtroppo non sarà quell’IO elevato all’ennesima potenza che ci aiuterà a risollevarci quando la vita farà versare lacrime, trovandoci impreparati dinnanzi alle sue prove.


“Il Pensiero corre verso una Luce che brilla nel Cielo stellato per ritrovarla nel proprio cuore, anche se a volte non sappiamo il nome di questa Luce, ognuno interiormente è attratto da essa. Essa ci accompagna pazientemente per tutta la Vita, è il Faro che ci indica sempre la Rotta per raggiungere il nostro Porto sicuro. Questo accade ogni volta che ci troviamo a Viaggiare con la nostra “imbarcazione” nel tempo temporale della Vita umana. Quando essa è in balia dell’Oceano della nostra Esistenza e non sappiamo né dove andare, né cosa fare, ecco che la Luce del Faro giunge sempre in nostro Soccorso, ed è quella Luce Interiore che ci trasmette Forza, Fede e Coraggio nell’affrontare le tante intemperie che l’Esistenza Umana porta con sé.”
Tratto dal Libro Luce del Firmamento


Non siamo mai soli, l’Amore è sempre accanto a noi…


Le strade sono tante ma la direzione è unica, la vita di materia deve trovare un senso, dobbiamo voltarci indietro al nostro principio, la nostra origine e punto di Esistenza dello Spirito. Dobbiamo guardare chi siamo realmente per guardare avanti e vedere il futuro nella Luce, nell’Amore, nel credere, nel sentire e tanto altro che ci conduce a ritrovare noi stessi per risvegliarci da quel lato dormiente e assopito che ci impedisce di avere un contatto con la nostra Anima.



Se veramente vogliamo trovare le chiavi per comprendere e vivere la spiritualità dobbiamo ricercare lungo le pieghe del tempo i granelli di sabbia che Gesù il Cristo, un Grande Maestro, ha lasciato cadere copiosi dalle sue mani. Granelli dorati e splendenti come la luce del sole, granelli di conoscenza, attraverso i quali ha reso ognuno di noi consapevoli di essere Figli dell’Amore Divino Universale. Egli ha aperto la nostra visione sul mondo dello Spirito, ha rivelato la presenza dell’Anima come sostanza dello Spirito ed essenza della vita sulla Terra, ha sollevato i veli sulla visione della vita quale unica e irripetibile nel suo presente, ma ripetibile nel tempo futuro per assolvere a nostri debiti karmici e per evolvere lunga la strada dell’Amore Globale e Universale.


Proviamo a interrogarci su ciò che accade nella nostra vita sempre con la curiosità dei bambini,

quella curiosità scevra da ogni malizia e secondo fine che ci condurrà a riscoprire noi stessi e il mondo!


A presto cari amici ed amiche.

Un abbraccio Lidia Gambuti

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