Porta dell'Infinito • Vol. 6
Cosa c’è dopo la morte? E cosa c’è stato prima della Creazione?
Perché sembra sempre impossibile rispondere a queste domande?
La verità è che le risposte sono a portata di mano ma viviamo a una velocità talmente folle, che ci sfuggono, così come la nostra stessa vita talvolta sembra appartenere più agli altri che a noi.
In questo sesto capitolo della collana Pagine Cadute troviamo un Issahen che prosegue il suo viaggio, che è al contempo geografico ma soprattutto spirituale, e si ritrova a scoprire il suo destino.Ora sa che verrà chiamato Gesù e i Popoli lo vedranno in modo diverso, quasi indossasse abiti nuovi.
Questo stesso Issahen sperimenta anche quel sentimento di amore verso l’altro sesso che lo fa apparire incredibilmente umano, e lo fa con gentilezza, delicatezza e purezza.
Non solo quindi portatore di messaggi e scopritore di verità, ma anche uomo, anzi, ragazzo a cui batte il cuore al ritmo del nome dell’amata.
Parallelamente attraverso queste pagine, sapientemente trascritte da Lidia Gambuti, ci troviamo ancora una volta a seguire le tappe di Issahen, attraverso la Giordania, la Cappadocia, l’India e il Tibet; incontriamo nuove personalità che inevitabilmente influenzano la sua e la nostra vita; viviamo in seconda persona episodi che portano il lettore a farsi delle domande e per la prima volta anche a darsi delle risposte.
Fino all’acme, l’apice, la montagna più alta, quella che ci fa toccare quell’universo, apparentemente così distante e infinitamente infinito, di cui siamo parte integrante, e ce lo fa comprendere poco alla volta. L’universo è in noi e noi siamo nell’Universo.